L’articolo 13 è stato approvato dall’UE: e adesso?
Nella giornata di 26 di marzo 2019, l’Articolo 13 è stato approvato sotto il nome di Articolo 17. Il primo voto ha tolto la possibilità ai singoli parlamentari di richiedere emendamenti alla direttiva, vincendo per 5 voti. Il secondo voto ha officializzato l’adozione della direttiva senza emendamento alcuno: 348 in favore, 274 contrari.
Cos’è l’articolo 13
L’Articolo 13, ora articolo 17, fa parte della direttiva dell’UE sul Copyright nel Mercato Unico Digitale. La direttiva ha l’obiettivo di fermare la pubblicazione di contenuti coperti da copyright senza avere le licenze, dando ordine alle singole piattaforme di rimuovere automaticamente i contenuti piratati.
Cosa cambierà?
Molte persone hanno paura del filtro automatico dei contenuti. Julia Reda, membro del parlamento europeo, ha dichiarato ai suoi colleghi durante un discorso:”Mai c’è stata una protesta così forte contro una direttiva dell’Unione Europea, e mai si è verificato che una protesta di queste dimensioni venisse ignorata dal Parlamento”. Il problema di un filtro automatico è che non può essere in grado di distinguere tra “fair use” e materiale pirata. Questo minaccia sia la libertà di espressione di Internet in Europa sia le piattaforme più piccole che non possono permettersi di implementare un costoso sistema di filtri automatici.
Possiamo ancora fermare l’articolo 13?
Anche se l’Articolo 13 è stato approvato dal parlamento, la direttiva verrà mandata al consiglio, che deve formalmente adottarla. Questo accadrà molto probabilmente il 9 di aprile. “Comunque”, commenta Reda, “la Germania potrebbe ritirare il proprio supporto, anche alla luce del fatto che il nostro Ministro della Giustizia si è espresso contrario all’Articolo. Questo renderebbe improbabile la formazione di una maggioranza per approvare in via definitiva la direttiva”. Fosspatents.com ha rilasciato una guida passo passo su come far ritirare alla Germania il loro supporto alla direttiva.
E se fallisce?
Se questo piano dovesse fallire, dovremo putroppo avere a che fare con nuovi, imprecisi, filtri automatici. Questo significherebbe che molte persone non sarebbero in grado, in Europa, di caricare contenuti sotto il “fair use”, né di usufruire di quelli prodotti al di fuori dei confini UE. Per farlo, si dovrà utilizzare una VPN per aggirare questo blocco. Se usi un server che si trova al di fuori dell’Unione Europea, i filtri non toccheranno i tuoi contenuti.
Problema risolto!
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